Gli “scartafacci” degli scrittori. I sentieri della creazione letteraria in Italia (secc. XIV-XIX) A cura di Christian Del Vento e Pierre Musitelli. Roma, Carocci, coll. “Lingue e Letterature”, 2022
En résumé #
La tradition littéraire italienne constitue un cas exceptionnel d’un point de vue génétique en raison de la conservation précoce des archives et manuscrits d’auteur. La valorisation et l’étude de cet inestimable patrimoine ne sont pas moins précoces : dès la Renaissance, les hommes de lettres explorent en apprentis, en bibliophiles ou en disciples l’atelier des grands auteurs de la tradition médiévale et humaniste dont les manuscrits apparaissent comme de précieux outils pédagogiques. L’étude génétique se double d’une démarche poétique. Le cas italien se présente ainsi comme un observatoire privilégié pour appréhender au fil des siècles, outre la construction de la figure moderne de l’auteur, la naissance et la formation d’une langue et d’une tradition littéraires qui ont puisé leur richesse dans l’étude des brouillons de maîtres. Depuis le Codice degli Abbozzi de Pétrarque et les « livres d’auteur » calligraphiés de Boccace jusqu’aux différentes versions des Délits et des peines de Beccaria et des Fiancés de Manzoni, depuis les manuscrits préparatoires du Roland Furieux de l’Arioste et les livres annotés du Tasse et d’Alfieri, jusqu’à Antonio Gramsci et son « labyrinthe de papier », ce volume collectif richement illustré accompagne le lecteur dans l’atelier des plus grands écrivains de la tradition italienne, présente leurs « paperasses » et questionne, à travers elles, les processus de la création et de l’interprétation littéraire.
Sommaire #
Introduzione di Christian Del Vento e Pierre Musitelli
Parte prima - Per una storia della “critica degli scartafacci” #
1. La “critica degli scartafacci” ai suoi albori: la “protocritica” delle varianti e gli «incunaboli della critica genetica» di Christian Del Vento
Gli «incunaboli della critica genetica» | Autorialità e autografia nel Medioevo | Gli “scartafacci” degli scrittori e la “protocritica” delle varianti
2. Alle origini della “critica degli scartafacci” di Paola Italia
Parigi 1937. Un “Museo della letteratura” in Europa | Primo antefatto. Una polemica filologica “nazionale” | Secondo antefatto. Uno scomodo “passaggio di testimone” | Scartafacci degli scartafacci
Parte seconda - L’autore e i suoi scartafacci #
3. Il “Codice degli abbozzi” di Francesco Petrarca di Alessandro Pancheri
Alle origini dello “scartafaccio” | In principio era l’archivio | Come lavorava Petrarca?
4. Gli Zibaldoni di Boccaccio. Un terreno privilegiato della critica testuale, filologica e genetica di Claude Cazalé Bérard
Il laboratorio di Boccaccio: gli Zibaldoni, un corpus e una tradizione testuale esemplari | Le premesse della poetica di Boccaccio negli Zibaldoni | I principi critici di codifica di un manoscritto medievale e l’edizione digitale computerizzata dello Zibaldone Laurenziano
5. Dalla parte di Ariosto di Simone Albonico
Ariosto e la nascita della critica delle varianti | L’edizione Debenedetti | Ritorno ai manoscritti dell’Ariosto | La tradizione delle Satire
6. La biblioteca del Tasso: problemi interpretativi e soluzioni filologiche di Franco Tomasi
Biblioteca ideale e biblioteca reale: i libri come «testimoni del vero» | I libri conservati | Le pratiche di lettura | I “postillati” tassiani: problemi filologici e soluzioni editoriali | Un esempio di riutilizzo delle note di lettura in un dialogo tassiano
7. «L’original di mia mano s’abbrugi»: le carte di Giovan Battista Marino di Clizia Carminati
Burn after reading | Gli autografi | Varianti d’autore | Conclusioni
8. La funzione genetica del carteggio tra Pietro e Alessandro Verri di Pierre Musitelli
Una trasposizione epistolare della pratica collaborativa dei Pugni | Una testimonianza dell’atto creativo | Lo scambio epistolare come spazio genetico | Il sogno dell’omologia e la distinzione dei ruoli | I nuovi orizzonti letterari di Alessandro Verri | Gli ultimi scambi di manoscritti | Conclusioni
9. Le fasi della «conversione letteraria» nella prima redazione della Vita di Alfieri di Monica Zanardo
La Cleopatra prima: la revisione parigina e la verifica dei fatti | Interferenze tra autobiografia e archivio | Il «primo sonetto» e la Cleopatra seconda: tra prima e seconda redazione | «Anche dal Conte Agostino Tana»: tra revisione fiorentina e seconda redazione | Conclusioni
10. I Canti e le dinamiche della filologia d’autore di Margherita Centenari
Tempi della composizione e fenomenologia degli autografi | Ecdotica delle varianti: l’edizione Moroncini | La critica delle varianti come critica di prospettive | Filologia delle sillogi e critique génétique
11. Tra filologia d’autore e critique génétique: il caso dei Promessi sposi di Giulia Raboni
Divergenze e progressive convergenze tra filologia d’autore e critique génétique | I promessi sposi. Fenomenologia della «Prima minuta» | Il complesso dossier della «Seconda minuta» | Il rapporto storia-invenzione e la Colonna infame | Una possibile sintesi metodologica?
Parte terza - Lo sguardo di un editore #
12. Beccaria, Gramsci e i “testi in movimento”: intervista a Gianni Francioni di Christian Del Vento e Pierre Musitelli
Bibliografia
Sigle degli archivi consultati
Indice dei nomi
Indice dei manoscritti
Recensions et accueil public #
- Edoardo Camurri, Il ramo d’oro - Rai 3, 27 Febbraio 2023. Guarda il video
- Mario Mancini, Il Manifesto, 10 Settembre 2023
- Annalisa Pagliuso, Testo e Senso, n. 26, dicembre 2023, pp. 417-22.
- Alessandro Vuozzo, Ecdotica, 19 (2022), pp. 293-299.